La Grande Piramide

Confutazione teorie di Newton

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nightghost
view post Posted on 9/6/2008, 09:30




Una scoperta italiana sovverte i valori della Meccanica Celeste di Newton

28 Aprile 2008

Arriva dall’Italia, e più precisamente da Roma, una scoperta che sovverte i valori nel campo della Meccanica Celeste elaborata da Newton, riguardante la Forza che lega tra loro le masse celesti (Sole, stelle, pianeti, ecc.). Nel suo libro dal titolo “Principio antropico - Crolla il regno della Costante Gravitazionale Universale G - Assurge la repubblica delle equivalenze” (pg. 200, Nuova Impronta Edizioni), il prof. Giorgio Gambarelli dimostra in termini matematici e spiega in termini fisici che il valore di G, Costante Gravitazionale “Universale”, vale soltanto per la Terra: ogni pianeta e ogni stella, ogni oggetto celeste sferico - il Sole compreso - ha pertanto una propria Caratteristica Gravitazionale (C).
In conseguenza di ciò, ogni corpo celeste ha una propria locale accelerazione di gravità (“gt”) e il valore espresso non coincide affatto con quello che la scienza ufficiale ripete da sempre. Con passaggi dimostrati, Gambarelli smentisce i dati finora ritenuti tradizionalmente validi e dimostra che tutti i valori relativi alle accelerazioni vanno diminuiti, per pianeti di massa inferiori a quelle terrestri; e maggiorati per quelli di massa superiore (eccetto Saturno). La relazione di Newton g=G M/R² che consente di trovare g, ritenuta come assoluta anziché locale-Terra, ha determinato appunto risultati inesatti che lo studioso confuta. La differenza tra quanto asserito dal professore e dalla scienza tradizionale è che - tralasciando ordine di grandezza e unità di misura S.I. - la Luna ha una C pari a 0,49 (6,67 per la scienza) e una accelerazione di gravità trovata (gt) pari a 0,12 (1,63 per la scienza); Marte una C pari a 1,87 (6,67) e una “gt” di 1,06 (3,78). La formula per ogni accelerazione di gravità è pertanto gt= C·M/R², con C caratteristica gravitazionale locale e di conseguenza C= gt·R²/M. Note le quattro grandezze M, R, C e gt di ogni singola massa celeste, dalla relazione gt= C·M/R² ecco che ci si ricava l’equivalenza dei due rapporti (M/gt = R²/C). Nel libro, l’Autore calcola i valori di “gt” di tutti i pianeti del nostro Sistema Solare e li confronta con quelli tradizionalmente accettati, sottolineando che tutte le fenomenologie dell’Universo avvengono con il minor dispendio di energia.
Lo studioso non solo si occupa di G e C ma ritorna anche sulla Massa. Rammenta che esiste una relazione M/gt e che l’accelerazione “gt” è direttamente proporzionale a M (accelerazione di gravità media della Terra 9,8 ms¯²) smentendo di nuovo le cifre tradizionali. Infatti, se la massa della Luna è 81 volte inferiore a quella della Terra, come può essere che la sua accelerazione sia appena 1/6 di quella terrestre così come richiamato da ogni testo scientifico? La risposta - dimostrata matematicamente - è che deve essere di 81 volte inferiore. Ciò spiega i goffi movimenti degli astronauti sulla Luna, visti in televisione: i loro saltelli erano dovuti proprio all’errato calcolo dell’accelerazione di gravità, ritenuta superiore al vero valore di 0,12 ms¯², calcolato dal professore; quello erroneamente accettato dalla comunità scientifica è infatti pari a 1,63 ms¯², cioè 13,6 volte superiore al reale. Le stesse orme lasciate dagli astronauti sulla superficie lunare sono state considerate poco profonde a causa del poco peso del loro equipaggiamento. Questo studio ha quindi l’ulteriore merito di smentire definitivamente l’ipotesi del complotto, cioè dell’ingannevole conquista del pianeta da parte americana.
Come scrive Giorgio Gambarelli nel libro, “Tra le varie equivalenze vi è pure che il rapporto tra due masse equivale al rapporto delle corrispettive accelerazioni”. E da ciò il professore prende spunto per rivolgersi ad un ulteriore, impegnativo, argomento quasi mai affrontato: la “g” del Sole. “In un testo del 1950 la misura riportata, con la classica Costante Gravitazionale Universale (G), era pari a 27; una recente rivista scientifica del 2007 afferma un valore pari a 3.000 volte quello terrestre”. Per lui, il valore autentico è invece pari a 333mila volte quello terrestre (326,34·10ﻪ ms¯²). Del resto, se la M del Sole è 333mila volte superiore a quella della Terra, anche la sua “gt” deve esserlo in proporzione. Scopriamo inoltre che la nostra stella ha una C pari a 79323,25 calcolata dal professore, valore che la comunità scientifica invece non ha mai espresso (6,67?). L’Autore esaminando le suddette grandezze non solo spiega dettagliatamente cosa le unisca ma chiarisce pure l’uguaglianza dei due rapporti richiamato nel titolo: M/gt = R²/C che danno un valore costante K pari a 6,12·1023 kgm¯¹s² per tutte le masse del Sistema Solare. Grazie a K si ricavano inoltre tutti i dati fisici del pianeta gemello della Terra, “Gliese 581c” scoperto recentemente. Il testo risolve infine una serie di quesiti, problemi e paradossi. Presenta formule “innovative”. Risolve effetto-maree, accelerazione buchi-neri e spiega la G della Terza legge di Keplero.
Se davvero il nuovo sbarco sulla Luna avverrà nel 2020; se davvero l’uomo questa volta vi si fermerà; se davvero la prossima conquista sarà quella di Marte, allora occorre fin da subito fare i conti con quanto dimostrato dal professor Gambarelli. Alla comunità scientifica internazionale il compito di smentire quanto esposto nel testo edito.


Professore di Scienze fisiche, Giorgio Gambarelli è nato a Roma il 25 marzo 1935. Laureatosi in Geologia all’università La Sapienza di Roma e abilitatosi anche in matematica e osservazioni scientifiche, ha pubblicato diversi libri parascolastici di matematica (Ciranna Editore, Interlibro Editore) e di fisica (dalla meccanica alla fisica nucleare; Ciranna/Ferrara Editore), un testo di geometria analitica per istituti superiori e università (“Su tutte le coniche”). E’ inoltre Autore di “Manuale di fisica - Misure ed errori” (Ciranna Editore) nonché del volume “Matematica. Storia e fascino di tutti i numeri” (Ibiskos Editrice Risolo).
Il libro “Principio antropico - Crolla il regno della costante gravitazionale Universale G - Assurge la repubblica delle equivalenze” è stato acquisito agli atti dall’Accademia Nazionale dei Lincei, sia in forma inedita (novembre 2007) che edita (marzo 2008). Il manoscritto è stato depositato e registrato come opera inedita preso la SIAE, sezione OLAF ,il 15/6/2007 n. 2007008736 di repertorio.
 
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