La Grande Piramide

Idose, programmi come brainwave sotto accusa?

« Older   Newer »
  Share  
nightghost
view post Posted on 3/7/2008, 08:22




CITAZIONE
Sul web ora ci si «droga» con onde sonore
L'allarme della Finanza. Facilissimo trovare guide e "dosi" che riproducono ecstasy, cocaina, marijuana, alcol

ROMA - Anche in Italia arriva l'allarme "droghe sonore online". Particolari onde tra i 3 e i 30 Hertz, frequenze che agiscono sul cervello umano, possono innescare le più diverse reazioni e sollecitare in maniera intensa l'attività cerebrale, in modo simile alle droghe. Basta collegarsi al sito giusto e scaricare speciali file per ottenere sequenze sonore dai nomi che sono tutto un programma: «marijuana», «cocaina», «alcol», «ecstasy».

ALLARME - L'allarme sulle «cyber-droghe», noto in rete con il nome di iDoser, è serio e arriva dal Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza, i cui 007 informatici stanno da tempo monitorando un fenomeno che potrebbe rapidamente dilagare - come già avvenuto in Spagna - e che già vanta migliaia di appassionati che discutono attraverso la rete, si scambiano impressioni e consigliano modalità e tecniche di somministrazione. Sono già centinaia, avverte la Guardia di Finanza, le pagine web dedicate a questo fenomeno e migliaia gli appassionati che discutono attraverso la rete, si scambiano impressioni e consigliano modalità e tecniche di «somministrazione».

COME E DOVE - Le dinamiche commerciali che stanno dietro al fenomeno ricalcano quelle del mercato tradizionale degli stupefacenti: la partenza è con file offerti gratuitamente, poi si passa alla sommistrazione a pagamento. Esiste una società che offre online, sul proprio sito, un vero e proprio lettore audio (tipo il popolare WinAmp dei file mp3) per "dosi sonore". Dosi che, per altro, oltre a essere acquistate possono anche essere reperite gratuitamente in maniera piuttosto semplice con una semplice ricerca su Google. Si arriva su siti che ospitano link ad archivi di file quali Rapidshare o simili. Pochi clic per avere sul computer un file "zippato" che, una volta decompresso, svela centinaia di "dosi", accuratamente catalogate con i nomi delle sostanze di cui dovrebbero riprodurre l'effetto: assenzio, ecstasy, cocaina, morfina, tranquillanti, eroina, peyote e così via. Su Internet si trovano poi anche pratiche guide all'uso: "Come far funzionare una dose al 100%". Mentre YouTube è piena di video che illustrano i presunti effetti su giovani (e spesso giovanissimi) consumatori.

IL PRINCIPIO: INFRASUONI - «Le onde comprese tra 3 e 30 hertz, gli infrasuoni, ovvero le frequenze su cui lavora il cervello umano, sono in grado di innescare le più diverse reazioni e sollecitare in maniera intensa l'attività cerebrale. Le onde alfa, ad esempio, che vanno da 7 a 13 hertz, hanno un potenziale effetto rilassante, ma ce ne sono altre che ottengono l'effetto opposto, cioè euforizzante o eccitante. Basta inserire questi infrasuoni - che l'orecchio umano non percepisce - dentro un brano musicale, e il gioco è fatto» ha spiegato il colonnello Umberto Rapetto della Guardia di Finanza. «L'uso di questi infrasuoni non è sconosciuto alle forze di polizia, che all'estero li usano come deterrenti, ad esempio nelle discoteche per calmare i ragazzi». «Il loro uso - ha aggiungo il colonnello è anche documentato storicamente in campo militare».

RISCHI - «Sui rischi per la salute derivanti dall'uso di queste cyber-droghe non ci sono evidenze», ha precisato il colonnello. «Attendiamo risposte dagli esperti, ma è necessario riflettere» su queste nuove disponibilità offerte dalla rete. Il potenziale di diffusione dell'iDoser è enorme, perché rispetto alle sostanze stupefacenti tradizionali sono meno invasive, più pratiche da utilizzare, e costano molto meno: un file può andare dai 5 ai 10 euro, col vantaggio rispetto alla droga che non si consuma e quindi si può riutilizzare quante volte di vuole».

POTENZIAMENTO - «Il fatto che una stimolazione sonora ad hoc possa avere particolari conseguenze sul cervello non è una sorpresa» commenta Michelangelo Iannone, ricercatore dell'Istituto di Scienze Neurologiche del Cnr di Catanzaro. «Abbiamo infatti osservato e misurato di recente l'effetto "sommatorio" del suono e dell'ecstasy sul cervello di animali da esperimento». «In particolare» chiarisce lo specialista, «abbiamo sommnistrato ad alcuni topolini una dose minima di ecstasy, incapace di produrre alcun effetto neurologico e abbiamo poi "somministrato" agli stessi anche una "dose" di suono a 95 decibel, cioè il massimo consentito, teoricamente, nelle discoteche, riscontrando un potenziamento degli effetti dell'ecstasy. Non solo, aumentando la dose iniziale di ecstasy abbiamo ottenuto col suono un potenziamento dell'effetto che è durato cinque giorni». «Questo spiega anche perché alcuni tipi di stupefacenti, come per esempio proprio l'ecstasy, siano consumate in quantità particolarmente significative in occasioni come i rave-party dove, evidentemente, la musica produce un 'amplificazione dei suoi effetti».
Ma ha senso parlare di dipendenza? «Se una stimolazione nervosa esiste è verosimile che avvenga attraverso l'azione su determinati neurostrametttitori, come per le altre droghe, quindi è sicuramente possibile ipotizzare meccanismi e conseguenze non dissimili. Senza studi in merito non si può dire di più e si possono solo fare ipotesi, ma si tratta di ipotesi molto ragionevoli».

Luigi Ripamonti
Paolo Ottolina

http://www.corriere.it/salute/08_luglio_01...=box_primopiano

Non è altro che il concetto di brainwave, che usavano alcuni per tentare il viaggio fuori dal corpo. ma che diavolo centra con la droga? :o: non mi ha mai assuefatto, e non mi ha mai causato le cose che mostrano ne video al tg (tra l'altro son parecchio convinto che quei video centrassero poco con i suoni). non l'ho mai pagato, e se c'è chi lo paga, sono "poco furbi" come quelli che pagano per farsi mandare sul cellulare il video di una rana che canta. anche quella allora sarebbe un'idose, perchè tutti si scaricano sta rana che canta, che non ha nessun valore, eppure la vendono a 3 euro, e nonostante faccia anche pietà, qualche tempo fa ce l'avevano tutti. a me sembra che sia saltata fuori questa cosa in modo parecchio stupido, potrei sbagliarmi ma... <_<
Poi ovviamente è bello poter parlare al tg di una cosa innovativa come la droga digitale, anche perchè, chissà quanti adesso sono corsi a cercarla!
 
Top
fitzchevalier
view post Posted on 3/7/2008, 09:17




sono un pò scettico: l'induzione di stati mentali alterati senza la chimica è un campo di ricerca secondo me molto interessante, ma da quanto leggo mi pare che i risultati ottenuti con questo metodo siano pochini, e tra questi molti saranno pure pubblicità, gli altri a questo punto è facile che siano più imputabili all'autosuggestione che ai mezzi in se... peccato
 
Top
-Horus-
view post Posted on 5/8/2008, 13:20




Per me invece è un bene. Non sopporterei l'idea di poter essere "drogato" per strada, in discoteca, al bar, ed a mia insaputa; solo ascoltando un pezzo musicale o addirittura senza il bisogno del veicolo delle frequenze udibili.
 
Top
iltappezziere
view post Posted on 8/8/2008, 23:55




quello che so io che per un funzionamento minimo servono battiti bitonali, asimettrici, stessa traccia divisa in due canali, destro e sinistro, uno per orecchio che riproduce la stessa melodia su entrambi i canali però con battiti a tempi diversi...per non diperdere le frequenze + basse che hanno in ciclo di dispersione + breve nel tempo rispetto alle alle frequenze che si vanno alzando, gli speaker normali e cmq lo spettro udivito dell'uomo è all'incirca dai 22hz ai 22000hz mentre questi suoni subliminali vanno da uno 0 relativo fino a 30hz quindi si dovrebbero usare un paio di cuffie buone, che possano trasmettere un alto numero di db e disperdere al minimo le basse frequenze...

per il fatto di essere drogato per strada in questo modo non sembra difficile, basterebbe progettare uno speaker con quella portata di frequenze (un subwoofer va dai 16hz ai 200hz), quindi con poche migliaia di euro si potrebbe avere uno strumento apposito a questo scopo, inoltre come già dimostrato dai militari si sono utilizzati strumenti del genere per paralizzare o cambiare la percezione delle vittime durante blitz in svariate occasioni

quì m fa pensare pure alle antenne, tv, radio, wireless, umts gprs, e alle paraboliche e microonde satellitari etc etc, ci sono già centinaia di strumenti, l'etere è stracolmo...mah
 
Top
3 replies since 3/7/2008, 08:22   408 views
  Share