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Non ricordo come entrai nel sogno però rammento di essermi trovato in un campo tetro pieno di sterpi e di alberi spogli,nel quale l'atmosfera grigiastra mi dava un senso profondo di angustia e solitudine.Il luogo era angoscioso,sembrava tanto una zona devastata da una eruzione vulcanica,tant'è vi trovai alcuni tronconi carbonizzati dai quali ergevano piccole quantità di fumo.E in questa zona il sole fuggiasco si nascondeva dietro le nuvole grigie e nere,sembrava quasi che i raggi del sole non arrivassero ad illuminare la terra.Io ancora non cosciente e intorpidito come se mi avessero svegliato da un coma di cinque anni, camminai sugli sterpi e avanzai rumorosamente con un passo lento e meticoloso perché camminare in quel luogo era una cosa quasi impossibile.Mi accinsi ad evitare un'altro pezzo di sterpo che mi si apprestò davanti fin quando sentii un sordo guaito provenire laddove la mia vista fu ostruita dagli alberi spogli pieno di ramificazioni e intrecci arborei.Io mi fermai per tentare di riuscire a vedere l'anonimo cane e fu da qui, attorno agli alberi e rami,che mi trovai nell'attimo in cui la mia coscienza si svegliò e in me nacque lo spirito buono e animalista che provvide a darmi la consapevolezza di sognare.Ecco,sono in un sogno,pensai mentre toglievo i rami taglienti dalla faccia,sono in un incubo ed ero convinto che questo incubo,man mano che proseguivo,fosse predestinato a diventare sempre più elegiaco e tragico...Essendo cosciente pensai dunque che qualunque cosa che mi si apprestasse d'innanzi ai miei occhi fosse soltanto una allegoria e che non dovrei avere alcuna paura perché tutto ciò che esiste in quel luogo è soltanto frutto del mio stato d'animo.Tuttavia ripresi il cammino con un pò di timore perché io sentivo che qualcosa di terrificante doveva avvenire.Come al mio solito cercai di capire cosa stesse accadendo attorno a me,ovviamente, perché se non lo facessi,pensavo, cadrei in balia dei miei bisogni inconsci, per cui ci potrebbe essere la possibilità che il sogno non diventi più lucido.Non appena riuscii a togliere le ramificazione dal mio viso,scorsi in alto degli avvoltoi che volavano nel cielo grigio -non è una bella cosa-pensai con timore deglutendo quella saliva che per le forti emozioni ricevute ancora non avevo inghiottito.Ma il cane che fine ha fatto?Pensai con un senso di malinconia,io mi sono svegliato grazie a lui lo vorrei almeno vedere.Improvvisamente,non appena superato un alberone spoglio, mi si apprestò d'innanzi ai miei occhi quattro alani neri che corsero con vorace rabbia verso di me.Alla vista di queste belve feroci,dalle pupille larghe e aggressive,io ho emesso un gemito sommesso; le mie gambe tremavano per la paura e non ebbi neanche la forza di riuscire a fare almeno un passo.Correvano forte e usciva molta saliva dai loro denti affilati come coltelli.La terra sembrava quasi tremare mentre io ero inerme sul suolo,paralizzato dalla mia paura.Adesso calmati,pensai a me stesso,tutto questo è solo un sogno non c'è motivo di avere paura.Ma le mi rassicurazioni non riuscirono a farmi calmare,anzi creavano in me altri timori più brutti di quella visione che si avvicinava sempre più.Io sentii un'altro rumore provenire ad una grande velocità verso di me.Sempre più sentivo quel zampettare provenire dietro alle mie spalle.La paura si fece ancora più forte -oh no mi stanno arrivando dietro e non riesco a muovere queste dannatissime gambe,pensai emettendo gemiti sempre più forti. Ma qualcuno in quel momento mi pensò,qualcuno al quale io dedicai una mia forte preoccupazione intervenne per aiutarmi: ecco che un cane,simile ad un pastore tedesco,apparve dietro leccandomi la mia tremante mano.Sei tu?Il cane che guaiva?Mi ero preoccupato per te,pensai emettendo un sospiro di sollievo.Non ebbi neanche il tempo per pensare ad altro che gli alani neri mi raggiunsero per aggredirmi.Il pastore tedesco con rapidità fulminea intervenne mettendosi di fronte a me facendo fermare di scatto queste belve che per la velocità alzavano la polvere dalla terra.Eccoli...erano davanti ai miei spaventati occhi.Li sentivo digrignare i denti ed emettevano fastidiosi rumori che fuori uscivano dalla loro gola che tremante.Fra di loro c'era un alano più grosso ed era ornato con una specie di ghirlanda fatta con denti di leone e con un collare costituito da due grossi denti di cinghiale.In quel momento non seppi cosa pensare,ero talmente preso dalla paura che rimasi fermo con lo sguardo perso sugli occhi di queste belve.Ad un certo punto gli alani distolsero lo sguardo dal mio e guardarono in alto.Distolsi anche io lo sguardo e guardai nella direzione in cui loro guardarono:vidi gli avvoltoi volare a cerchio attorno a noi,come se aspettassero qualche battaglia per poi mangiare le carcasse morte rimaste.Abbassai lo sguardo su di loro e vidi l'esemplare più grosso spalancare la bocca e urlare.Sentii uno strano rumore simile ad un urlo di una donna mischiato con quello di un'aquila uscire dalla sua bocca che secerneva continuamente saliva.Continuai a guardare con tremante paura fin quando vidi questi prendere un'altra forma e trasformarsi lentamente emettendo rumori gelatinosi.Sentivo questo fastidioso rumore che rimbombava fortemente nella mia testa fin quando ho assunsero la loro forma originaria: erano degli umanoidi simili a dei vampiri dalle ali da pipistrello tranne uno che aveva delle ali piumate,con gli occhi che brillavano ,come se riflettessero la fioca luce del sole.Questo strano umanoide dall'aspetto femminile e i loro seguaci vennero verso di me.I loro occhi avevano un colore giallognolo e le loro pupille simile a quelle dei gatti.Qualcosa mi diceva che l'umanoide vampira era il capo e loro gli scagnozzi.Io,come loro, mi avvicinai timorosamente ma calmo perché notai che i loro volti non erano aggressivi come in quello stato bestiale,e dunque mi avvicinai per cercare di capire chi e che cosa rappresentassero.Io dissi con sicurezza alla donna vampira: " tu sei un essere strano,creato ovviamente da un mio problema esterno,chissà cosa rappresenti!" tutti improvvisamente assunsero un colore rosso luminoso degli occhi e sembravano volermi aggredire fin quando la vampira intervenne subito dicendomi: "L'essere strano in realtà sei proprio tu,tanto strano da farti paura da solo".Io guardai i suoi occhi gialli non sapendo che cosa volesse dire.Le risposi: " che bello,com'è affascinante questo mondo e voi esseri del mio inconscio che vi abitate!Siete tutti vestiti in una maniera tale,diciamo indigena, cercando di darmi un messaggio però non capisco perché lo fate in maniera velata.Forse so cosa sei: sei un timore,forse quello di fare brutte figure"Subito i vampiri cercarono di aggredirmi ma furono interrotti dal pastore tedesco che si mise d'innanzi a me per proteggermi.La vampira,con gli occhi rossi indemoniati,voleva uccidermi.Io pensai che nella realtà questo mio timore non lo voglio ammettere e per questo ci fu questa reazione aggressiva verso di me,forse proprio perché mento a me stesso.Io mi arrabbiai però poi pensai che non devo prendermela con loro perché se li attacco è come se attaccassi me stesso e dunque,al posto di farmi del male,dovevo ragionare e fu proprio da qui che pensai che non devo mentire a me stesso.Dunque quella reazione fu giustificata.Il cane mi proteggeva,probabilmente perché voleva farmi capire che devo riflettere senza reagire impulsivamente...Dopo che il cane abbaiava e i vampiri cercavano di uccidermi,sento quella solita sensazione che mi avverte quando il tempo sta per scadere...e così puff! Sono sveglio!
Vampiri II parte Mi svegliai e mi concentrai subito per rientrare nel sogno: un vortice blu-violetto mi risucchia facendomi entrare violentemente a casa mia in giardino.Mi rialzo e pensai al sogno precedente,ma comunque non ci pensai molto perché in un certo modo credevo di aver intuito il significato.Andai a fare una passeggiata cercando di trovare qualcosa di interessante da scoprire fin quando vidi la vampira di prima,con gli occhi azzurri luminosi,che era seduta sul mio motorino.Io non appena vidi i suoi occhi pensai che questa volta potevo dialogarci tranquillamente perché l'azzurro è il simbolo della serenità,a mio parere.Prima di pensare a cosa dovevo dirgli,mi venne in mente il perché fosse ritornata,forse ,pensavo,perché la situazione doveva essere ancora chiarita ma comunque.Mi avvicinai e la vidi sorridere,io gli dissi: "perché sei ritornata qui?" E lei rispose - sono tornata qui perché mi piace vederti pensare" Io,non riuscendo a capire che cosa volesse dire sono rimasto un po attonito perché non capivo,come al solito,il perché avesse questa libertà di arbitrio.Sei brava a sbalordirmi ma dimmi,perché non dici le cose subito con chiarezza?- lei rispose:"non te le dico perché voglio vederti investigare su questo mondo che tu chiami luogo dei sogni".Non appena udii queste parole,il mio sguardo si perse nel vuoto perché non riuscivo proprio a capire quale fosse il messaggio.Tuttavia gli risposi dicendogli:"sembra strano che tu possa avere tanto arbitrio nel rispondere...mica sto parlando con il mio io? lei disse:"stai parlando con me non con lui,lui sta dormendo lascialo riposare"...Io non capivo che cosa volesse dire,non riuscivo proprio a capirla.Dunque gli dissi :"ma allora tu chi sei?cosa rappresenti per me?e lei:" io sono e non sono,vuoi scoprimi?Mi ritroverai in un'altro sogno,e allora ti dirò tutto!".I suoi occhi divennero verdi e poi azzurri,cambiava continuamente colore.Io la guardai sorridendo perché pensavo che la mia mente era una grande meraviglia...poi mi svegliai e da quel sogno non l'ho più vista. |