| Ma vedi nightghost questa concezione che hai è stata ottenuta con la pala e quindi non può essere una corda. Quello che voglio dire io è che ciò che è necessario è l'atto di fede, la tua concezione di qualcosa di superiore o che pervade il tutto nasce dalla fede o dalla logica ? Perchè se nasce dalla logica è fatto della stessa pasta dei minerali che devi scavare e quindi non potrai usarlo per salire e portare alla luce ciò che trovi. Se nasce dalla fede non c'è bisogno di definirlo in termini logici, basta che sai che è. E ciò che è è Dio, quindi alla fine l'atto di pura fede si riconduce sempre al divino altrimenti non avresti bisogno di tale atto per crederci. Se accetti il fatto che hai bisogno di una corda e di una vanga per fare il tuo lavoro, cosa che non è detto che sia magari potresti fare altro della tua esistenza, allora la vanga è la ragione che ti permette di trovare il potere della conoscenza estraendo le verità spirituali immerse nel buio delle roccie, nella materialità, nella istintualità, nell'inconscio. La corda è la fede che ti permette di salire o farti tirare a ciò a cui è collegata questa corda, e ciò a cui è collegato non può essere materiale ma deve essere necessariamente divino altrimenti potresti arrampicarti con le mani scalando la materia. Quando questa conoscenza spirituale che hai ricavato dalla materia (vedila un po come il continuare a nascere e morire cercando di migliorarsi continuamente e comprendere il mondo ) sarà portata alla luce arrivando all'altro capo della corda, allora verrà illuminata come una gemma preziosa e si innescherà uno di quei grandi misteri che hanno fatto gran danno per la terra ma anche hanno reso possibile cose evidentemente impossibili, almeno alla mia comprensione. I mistero al quale mi riferisco è quello del sacrificio, cioè del rilasciare queste gemme preziose alla terra e presentarsi completamente nudi a Dio. Come se alla fine tutto ciò che abbiamo fatto non contasse, lo scavare , il trovare le gemme, tutto era solo finalizzato ad una cosa : trovare con la propria essenza Dio, cosa che non sarebbe stata possibile senza la ricerca di queste gemme. Strano poi alla fine questo discorso che ti sto facendo, se mi segui almeno un po, capisci che arrivato ad un certo punto il credere in Dio diventa fondamentale perchè è lo scopo dell'esistenza. Ma contemporaneamente con la ragione capisci quanto inutile sia il proprio scavare, vorresti già salire la corda ma al tempo stesso il peso delle gemme che hai trovato ti è caro perchè sai che una volta salita la corda, ogni conoscenza, ogni potere, ogni comprensione sarà spento e disperso. Allora ci si rende conto quanto sia importante capire poco a poco, e non ci si pone il problema di convertire qualcuno o di mettere in discussione le credenze altrui. Verrà il momento per tutti di capire, forse anche cose differenti e per vie differenti, ma penso che alla fine il punto "cruciale" ( termine usato non a sproposito ) sarà quello : Trovare Dio perdendo se stessi capendo come abbiamo perso Dio trovando noi stessi.
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