La Grande Piramide

Nikola Tesla, I misteri di un genio dimenticato

« Older   Newer »
  Share  
nightghost
view post Posted on 12/6/2008, 14:22




Nikola Tesla nacque nella notte fra il 9 e il 10 Luglio 1856 a Smilijan. Il padre, Milutin Tesla di origine serba, era un ministro del culto ortodosso. Sua madre, Duka Mandic, abile ricamatrice, era una donna non istruita (non era andata a scuola per accudire i propri fratelli e le proprie sorelle dopo la malattia che aveva reso cieca la madre), ma era dotata di memoria prodigiosa. Tesla ha sempre ricordato che la propria madre citava interi testi della Bibbia e di poesia e affermava di avere ereditato da lei molte delle proprie abilità, non solo una memoria fotografica ma anche altre facoltà intellettive come una notevole inventiva e industriosità. Ella infatti ricavava dalle fibre vegetali delle piante da lei coltivate il filo utilizzato nei lavori di ricamo e di cucito.
Dopo aver terminato gli studi di fisica e matematica al Politecnico di Graz, Austria (contemporaneamente aveva iniziato a studiare filosofia all'Università di Praga), studiando 19 ore al giorno e dormendo solo due, il nostro dimenticato scienziato provò sempre di più strani fenomeni, risalenti all'infanzia. Nel buio poteva sentire l'esistenza di oggetti "come un pipistrello". Non solo.
E' vero che fin dall'infanzia VEDEVA LAMPI DI LUCE CHE INTERFERIVANO LA SUA VISIONE DEGLI OGGETTI REALI, ma in quel momento all'età di venticinque anni, l'intensità di tali lampi di luce non solo era aumentata, ma addirittura questi lampi lo circondavano costantemente.
La sua reazione a tali fenomeni consistette nel fatto che un semplice concetto, espresso verbalmente, si delineava nella sua mente come un'immagine che egli vedeva e sentiva come se fosse reale.

Ma Tesla non era nuovo a queste esperienze. Tesla stesso, nella sua autobiografia, dichiara che nell'età adolescenziale, quando era solo di notte, viaggiava in mondi sconosciuti e lontani, dove intraprendeva nuovi studi e intraprendeva delle conversazioni con individui che gli parevano reali come il mondo esterno. Egli stesso esclude che tali fenomeni siano state delle semplici allucinazioni.
Già all'età di diciassette anni, in seguito a questi fenomeni, eglì scoprì di poter creare delle invenzioni nell'intimo della propria sfera psicologica, della propria mente, avendo l'immagine davanti a sé dell'invenzione compiuta, riuscendo a definire le eventuali modifiche che era necessario apportare senza ricorrere a disegni, progetti, modelli o esperimenti compiuti nel mondo esterno. Con nostro stupore, questo è sempre stato il metodo di lavoro di Tesla.
Non sembra poi così audace sostenere che lo Scienziato Croato sia venuto a contatto con altri mondi e altre dimensioni.
Molti anni dopo, nel 1899, nel suo laboratorio a Colorado Springs, il suo trasmettitore ricevette un segnale che si ripetè continuamente. Egli affermò di aver ricevuto un messaggio dallo spazio. Fu ridicolizzato per questa sua scoperta. Egli comunque, fu il primo uomo a scoprire le onde radio dallo spazio.
In un'altra fonte da noi usata per questo lavoro si afferma che Nikola Tesla lavorò con la tecnologia relativa al viaggio nel tempo. Si crede che le sue conoscenze provengano da entità di altri mondi.
In ogni caso, è proprio in questo periodo in cui Nikola Tesla affronta queste singolari esperienze, che egli inizia ad avere brillanti idee nel campo della fisica e inizia a dedicarsi anima e corpo al principio della corrente alternata.
Nel 1881, mentre lavora come disegnatore e progettista all'Engineering Department del Central Telegraph Office, inizia ad elaborare il concetto della rotazione del campo magnetico che rese la la corrente alternata, quale è tutt'oggi, uno strumento indispensabile per la fornitura di corrente elettrica.
L'anno successivo, il nostro scienziato, sempre più interessato al principio della corrente alternata, si trasferisce a Parigi, essendo stato assunto dalla Continental Edison Company.
Nel 1883 egli dà vita al primo motore a induzione di corrente alternata, in pratica, un generatore di corrente alternata. Durante la creazione del motore a corrente alternata, Tesla seguiva un metodo di lavoro diverso dagli altri Uomini di Scienza suoi contemporanei, dando prova delle sue straordinarie facoltà intellettive.
Non era necessario per lui ricorrere a progetti, modelli o a diversi esperimenti pratici per raggiungere l'ottimale funzionamento della sua invenzione. Nella sua mente egli aveva ben chiaro il progetto del motore a corrente alternata. Laddove era necessario apportare delle modifiche a singole parti, queste operazioni erano attuate solo nell'ambito della viva immagine che lo scienziato aveva della sua scoperta.
Solo quando egli riteneva che il suo congegno fosse a uno stato ottimale di progettazione, egli dava incarico ai suoi collaboratori di procedere alla costruzione, dando loro per filo e per segno le misure di ogni singolo pezzo che componeva il motore. E, una volta costruito, il motore a corrente alternata funzionava!
Nel 1884, il giovane Tesla, desideroso di far conoscere le proprie scoperte, si reca negli Stati Uniti, sempre per lavorare alla corte di Edison. Tesla espose i concetti della sua scoperta relativa alla corrente alternata al grande Edison. Tuttavia, quest'ultimo era un fiero sostenitore della tecnologia relativa alla corrente diretta, e le idee espresse dal giovane scienziato croato non suscitarono alcun interesse. Tesla non si perse d'animo e continuò a lavorare duramente per Edison.
Anche se non troppo volentieri, accettò l'incarico datogli da Edison di provvedere alla modifica della progettazione della dinamo, cioè generatori, di corrente diretta. E vogliamo sottolineare che il suo appoggio alla produzione e distribuzione di corrente alternata non era motivato da fini egoistici di successo personale.
La produzione e distribuzione di corrente alternata implicano costi minori (in particolare la distribuzione copre spazi più ampi) rispetto alla produzione e distribuzione di corrente diretta.
Tesla era sì teso al vedere affermate le proprie scoperte e invenzioni, ma perché queste erano destinate a "far vivere meglio," a contribuire al miglioramento delle condizioni dell'uomo.
Purtroppo, in questo primo tempo, prevalsero l'uso e l'interesse relativo alla corrente diretta, non solo perché Edison aveva un forte sèguito nel mondo scientifico, ma anche perché i grandi magnati dell'epoca avevano fino a quel momento investito e finanziato nella tecnologia relativa la corrente diretta.
Non solo: a questo stadio, Tesla non solo vide respinte le proprie idee e innovazioni, ma dovette subire dalla una beffa dallo stesso Edison: per l'opera di modifica dei generatori di corrente diretta, a Tesla era stato promesso un compenso di 50,000 $. Una volta terminato il proprio compito, egli si vide rifiutato il proprio credito dallo stesso Edison con una battuta ironica di dubbio gusto.
Le nostri fonti sostengono infatti che Edison liquidò Tesla con la frase " Tesla, voi non capite il nostro humour americano", sostenendo in pratica che la ricompensa promessa fosse uno solo scherzo.
Non sembra troppo difficile comprendere il motivo per cui il nostro Uomo di Scienza abbandonò la Edison Company.


Nel frattempo, seguendo sempre il suo metodo, Tesla giunse ad un'altra delle sue brillanti scoperte, la bobina di Tesla, un trasformatore ad alta frequenza, che è uno strumento indispensabile per la trasmissione, e quindi la fornitura a case ed industrie, della corrente alternata.
Nel maggio del 1885, il magnate Westinghouse acquistò i brevetti di Tesla relativi soprattutto, al motore a corrente alternata e alla bobina. Così da creare la Westinghouse Electric Company.
In base ad un contratto stipulato con Westinghouse, Tesla avrebbe ricevuto dei compensi altissimi, in particolare un milione di dollari per i brevetti e le royalties. Tuttavia se Westinghouse avesse poi pagato tali somme, la Westinghouse Electric Company avrebbe dovuto sopportare dei costi troppo alti e si sarebbe trovata in difficoltà sul mercato rispetto alle concorrenti aziende.
Tesla si recò da Westingouse affermando: "I benefici che deriveranno alla società dal mio sistema di corrente alternata polifase è per me più importante dei soldi che entreranno nelle mie tasche. Mr. Westinghouse, voi salverete la vostra azienda così potrete sviluppare le mie invenzioni. Qui c'è il vostro contratto e qui c'è il mio, li strappo a pezzetti e non avrete più problemi con le mie royalties".
Non c'è dubbio che Tesla sia stato un uomo coerente con sé stesso: egli ha sempre affermato che lo scopo della scienza era il miglioramento delle condizioni dell'umanità. E questo episodio mostra quanto egli ritenesse che lo sviluppo, lo sviluppo delle condizioni materiali (e psicologiche) dell'Uomo fosse l'obiettivo che l'Uomo di Scienza doveva a tutti i costi raggiungere, anche a costo di sacrificare il proprio vantaggio personale.
Grazie al suo gesto Westinghouse potè rimanere nel business e diventare ricco. Tesla al contrario, no. Egli ha preferito che altri diventassero ricchi, raggiungessero quindi il successo economico e che tutta l'umanità, quindi godesse dei vantaggi delle sue invenzioni.
Schivo dal successo personale ed egoistico, egli era felice di trasmettere il proprio successo agli altri. Tesla forse, è stato uno dei primi che ha capito che cosa volesse dire la parola "Successo".
Ognuno di noi è teso verso il futuro, al successo personale, limitato e chiuso. Tesla al contrario, comprese che il successo non era solo questo ma era di più: la condivisione e il trasferimento dei propri risultati e conquiste agli altri, al mondo esterno. Circa gli scopi che l'Uomo di Scienza deve conseguire, disse: "L'Uomo di Scienza non mira ad un risultato immediato. Egli non si apetta che idee avanzate siano immediatamente accettate. Il suo dovere è fissare i principi fondamentali per quelli destinati a venire dopo e indicare la strada". E questo è accaduto spesso nella vita di Tesla, perché egli ha aperto la strada, nella creazione di importanti innovazioni, a Uomini di Scienza divenuti più rinomati di lui. Vediamo questo come è potuto accadere.
Tesla sosteneva l'esistenza in natura, di campi energetici, di "energia gratuita" cui diede il nome di etere. E attraverso l'etere, si potevano trasmettere, ad esempio, altre forme di energia.
La convinzione dell'esistenza nell'Universo di un'energia inesauribile e potentissima sorse in lui nell'età infantile, quando giocando a palle di neve con gli altri ragazzini, aveva assistito ad una slavina.
Egli era convinto che quella frana sia stata provocata da una semplice palla di neve e che era bastato un piccolo urto per avere il fenomeno della slavina, con le sue conseguenze. Egli dedusse quindi che esisteva un'energia immagazzinata nel cosmo che, se opportunatamente sfruttata, poteva rendere possibile l'utilizzo della tecnologia umana.
Nel maggio del 1899, si recò a Colorado Springs dove istallò un laboratorio.
Egli riteneva possibile, infatti grazie a questo "pozzo di energia inesauribile", l'etere, trasmettere energia elettrica a località lontane senza la necessità di ricorrere ai fili di conduzione elettrica, e quindi agli elettrodotti.
In particolare, scoprì che la Terra, o meglio la crosta terrestre, era un ottimo conduttore di energia elettrica, dal momento che un fulmine che colpisce il suolo, crea delle onde di energia che si muovono da un lato della terra all'altro.
Egli istallò nel proprio laboratorio un'enorme bobina che aveva lo scopo di mandare impulsi elettrici nel sottosuolo, così da permettere il trasferimento di energia elettrica a lampadine poste a una notevole distanza.
Secondo le fonti usate nel nostro lavoro, non esistono prove effettive che Tesla sia riuscito a trasmettere energia elettrica a lunga distanza. Sta di fatto che egli successivamente, cambiò approccio per realizzare la trasmissione di corrente elettrica senza fili.
Egli sosteneva che la zona dell'atmosfera terrestre posta a 80 Km dal suolo, detta ionosfera, era fortemente conduttrice, e quindi poteva essere sfruttata per trasportare energia elettrica verso lunghe distanze. Ma era necessario risolvere il problema di come inviare segnali elettrici ad una tale altitudine.
Ritornando a New York, Tesla scrisse un articolo di respiro futuristico sul Century Magazine, affermando la possibilità di catturare l'energia sprigionata dal sole e proponendo un "sistema mondiale di comunicazione" utile per comunicare telefonicamente, trasmettere notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di carattere militare o privato senza la necessità, ancora una volta, di ricorrere ai fili.
L'articolo catturò l'attenzione di un altro magnate dell'epoca, J. P. Morgan che offrì un finanziamento di 150,000 $, eisiguo per costruire tale stazione trasmittente.

Tesla si mise subito al lavoro, procedendo alla costruzione di una torre altissima nelle scogliere di Wanderclyffe, Long Island, New York. La Wanderclyffe Tower non era altro che uno sviluppo delle idee maturate da Tesla a Colorado Springs.
La torre consisteva in una struttura in legno ed era impiantata nel terreno grazie a dei "tubi" di ferro, conduttori di energia elettrica. Alla sua sommità si trovava una sfera di acciaio. Per quanto la Wanderclyffe Tower si fondasse sul principio della radio, lo scopo che primariamente Tesla voleva conseguire era la trasmissione di elettricità senza fili, obiettivo che il nostro scienziato non espose a Morgan. E questo fu un errore fatale.
Il 12 Dicembre 1901 il mondo fu sconvolto da una notizia sensazionale: Guglielmo Marconi aveva trasmesso la lettera "S" oltreoceano, da una località in Cornovaglia tale informazione era stata trasmessa a Newfoundland, in America. Morgan, contrariato, ritirò l'appoggio finanziario a Tesla.
Il magnate era adesso contrariato dall'idea di "energia gratuita", quindi non possibile oggetto di transazioni commerciali. Ancora una volta gli interessi economici che i grandi finanziatori volevano perseguire frustravano l'obiettivo che lo scienziato croato voleva perseguire: l'evoluzione tecnologica e in ultima sostanza, il benessere dell'umanità.


Ciò che stava a cuore a Nikola Tesla era la serenità e la felicità dell'uomo intero. Questo era l'obiettivo che Tesla era sempre realizzato a perseguire nel suo lavoro di scienziato vero: poco spazio occupavano nella sua mente il tornaconto e il vantaggio economico.
Ma questo suo ideale si è scontrato nella sua vita con il prevalere degli interessi finanziari ed ha pagato di prima persona questa sua attitudine, poiché se non avesse rinunciato al contratto concluso con Westinghouse, egli avrebbe potuto dare seguito concreto alle proprie scoperte, come la Wanderclyffe Tower, impedendo che altri al suo posto raggiungessero il successo personale, anche economico.
Egli era veramente un uomo di Scienza disinteressato, poiché la sua mente era impegnata solo nel processo di innovazione scientifica, mente era del tutto disinteressato alla produzione delle sue scoperte.
Questo lo lasciava indifferente, preferiva lasciarlo agli altri.
Una fonte usata nel nostro lavoro sostiene che Tesla in un qualche momento della sua vita aprì il proprio laboratorio a Marconi, fornendogli delle notizie utili, che sono state sviluppate e attuate dallo scienziato italiano.
Alla notizia della trasmissione del segnale da parte di Marconi, reagì affermando che lo scienziato italiano aveva utilizzato 17 dei suoi brevetti.
Sì, Nikola Tesla è stato coerente con la propria idea di Uomo di Scienza: "Il suo dovere è fissare i principi fondamentali per quelli destinati a venire dopo e indicare la strada". Non sembra azzardato affermare che fu Tesla comunque, che per primo lavorò con le onde elettromagnetiche radio. Del resto esistono dei brevetti, patents, che provano ciò. (U.S. patents #645,76 e #649,621).
E proprio fondandosi su questi brevetti che il nostro Uomo di Scienza ricorse in giudizio per tutelare i propri diritti. Sfortunatamente, una prima sentenza del 1915 non gli riconobbe tali diritti.
Solo nel giugno del 1943, cinque mesi dopo la sua morte, la Corte Suprema degli Stati Uniti in una sua decisione, (caso 369, 21 Giugno 1943) riconobbe che Tesla aveva per primo inventato la radio.
Tutt'oggi, si riconosce ancora a Marconi questa invenzione, perché questi per primo inviò un segnale oltreoceano.
Ma se Marconi riuscì a conseguire tale successo, è grazie anche alle scoperte attuate precedentemente da Tesla.
E non solo per quanto riguarda la radio.
Abbiamo detto che Tesla diede il proprio contributo anche relativamente all'invenzione del radar.
All'inizio della prima guerra mondiale, Tesla ipotizzava un congegno per individuare delle navi inviando segnali che consistevano in onde radio ad alta frequenza.
Il concetto che sta dietro a questa idea sta a signicare un dispositivo particolare: il radar.
Sarà proprio il Marchese Guglielmo Marconi a sviluppare questo concetto, attuando questa idea e ponendo, nella realtà dei fatti, le basi per la costruzione del radar.
Nel 1934 Marconi realizzò il collegamento radiotelegrafico fra l'Elettra (il suo laboratorio situato su un veicolo natante) ed il radiofaro di Sestri Levante, successivamente, nel 1935 compì esperienze di avvistamento sulla Via Aurelia.
Ironia della sorte, Tesla nel suo percorso di vita, incontrò molte volte Guglielmo Marconi. Nel 1912, Tesla venne candidato al Premio Nobel per la Fisica. Egli lo rifiutò per non averlo ricevuto nel 1909, al posto di Marconi.
Nel 1915, di nuovo, Tesla rifiutò il premio Nobel, venendo a conoscenza del fatto che avrebbe dovuto condividerlo con Edison. Entrambi non ricevettero tale onorificenza.
Ancora una volta Tesla si mostra lontano e schivo dagli onori, dal successo personale, lasciando il conseguimento di tutto ciò agli altri.
Lo scienziato croato sosteneva inoltre, di non stimare Edison uno scienziato in senso stretto dato il suo metodo di lavoro. Disse al riguardo: "Se Edison dovesse cercare un ago in un pagliaio, egli procederebbe con la meticolosità di un'ape ad esaminare pagliuzza per pagliuzza finchè non trova l'oggetto della sua ricerca".
Sembra evidente che Tesla criticasse il ricorrere eccessivo di Edison a continui e dispendiosi tentativi, progetti, modelli, quand'egli, al contrario, faceva progetti e tentativi nell'ambito della sua mente.
Sembra plausibile ritenere che Tesla non volle condividere con Edison il Premio Nobel anche dato lo "scherzo" di dubbio gusto tiratogli proprio da Tom Edison anni prima.
Ironia della sorte ancora, nel 1917 gli venne concessa, per il suo contributo al sapere scientifico, una onorificenza intitolata, guarda caso, a Edison, la Edison Medal, che egli accettò. Superata la mezza età, Tesla, nonostante le sue innovative scoperte, era a corto di soldi, spostandosi da un albergo a basso prezzo ad un altro, passando le giornate a nutrire piccioni e aspettando che qualche altro magnate, desideroso di diventare ricco a sue spese, finanziasse la realizzazione dei suoi progetti. Non ci sono notizie precise relative alla data della sua morte.
Si suppone che sia morto il 7 gennaio 1943, all'età di 86 anni.
Tesla viveva solo, in una stanza d'albergo. Il suo corpo senza vita venne trovato il giorno dopo.
Più di 2000 persone presenziarono il suo funerale a Manhattan. Così, questo vecchio, dopo una lunga esistenza dedicata all'evoluzione della scienza e del benessere dell'Umanità, morì solo, povero e quasi dimenticato.
Solo pochi mesi dopo la sua morte la Corte Suprema Federale gli riconobbe la paternità della radio. Ancora una volta la sua vita è coerente con quanto egli scrisse o disse: " Lasciamo che il futuro dica la Verità, e giudichiamo ciascuno secondo la propria opera e gli obiettivi".
 
Top
fitzchevalier
view post Posted on 12/6/2008, 15:02




Ne sapevo un pò, ma dei lampi e dei "sogni" non ne avevo idea.
Tesla è una figura poliedrica e affascinante, prima o poi dovrò leggere la sua autobiografia.
 
Top
nightghost
view post Posted on 10/8/2008, 13:35




La città di Buffalo, nel nord dello stato di New York negli USA, fu silenziosa testimone di un fatto straordinario nel corso di una settimana durante l'estate del 1931.

Quello che caratterizzava l'auto in quella fredda giornata estiva era l'assoluta assenza di emissione di vapore o fumi dal tubo di scarico. Un passante si avvicinò al guidatore e attraverso il finestrino aperto commentò l'assenza di fumi dallo scarico. Il guidatore ringraziò il passante per i complimenti sottolineando che era così perché l'automobile "non aveva motore" la Pierce-Arrow non aveva un motore a combustione interna; aveva invece un motore elettrico.
L'autista era Petar Savo che conosceva Nikola Tesla come uno "zio".
La scoperta potenzialmente più significativa di Nikola Tesla fu che l'energia elettrica può essere propagata attraverso la Terra ed anche attorno ad essa in una zona atmosferica chiamata cavità di Schumann. Essa si estende dalla superficie del pianeta fino alla ionosfera, all'altezza di circa 80 chilometri . Le onde elettromagnetiche di frequenza estremamente bassa, attorno agli 8 hertz (la risonanza di Schumann, ovvero la pulsazione del campo magnetico terrestre) viaggiano, praticamente senza perdite, verso ogni punto del pianeta. Il sistema di distribuzione dell'energia di Tesla e la sua dedizione alla free energy significavano che con l'appropriato dispositivo elettrico sintonizzato correttamente sulla trasmissione dell'energia, chiunque nel mondo avrebbe potuto attingere dal suo sistema.
Lo sviluppo di una simile tecnologia rappresentava una minaccia troppo grande per gli enormi interessi di chi produce, distribuisce e vende l'energia elettrica.
La scoperta di Tesla finì con la sospensione dell'appoggio finanziario alle sue ricerche, l'ostracismo da parte della scienza ufficiale e la graduale rimozione del suo nome dai libri di storia. Dalla posizione di superstar della scienza nel 1895, Tesla nel 1917 era virtualmente un "signor nessuno", costretto a piccoli esperimenti scientifici in solitudine. Nei suoi incontri annuali con la stampa in occasione del suo compleanno, una figura sottile nel cappotto aperto di stile anteguerra avrebbe annunciato ai giornalisti le scoperte e gli sviluppi delle sue idee. Era un triste miscuglio di ego e genio frustrato.
Il crepuscolo delle auto elettriche era già passato da tempo, ma questa Pierce-Arrow non venne dotata di un semplice motore a corrente continua. Si trattava di un motore elettrico a corrente alternata progettato per raggiungere 1.800 giri al minuto. Il motore era lungo 102 centimetri con un diametro di 76, senza spazzole e raffreddato ad aria per mezzo di una ventola frontale, e presentava due terminali di alimentazione indirizzati sotto il cruscotto ma lasciati senza collegamento. Tesla non disse chi costruì il motore elettrico, ma si ritiene che fu una divisione della Westinghouse. Sul retro dell'automobile era stata fissata un'antenna di 1,83 metri .

L’Affare "Etere-Arrow"
Petar Savo raggiunse il suo famoso parente, come quest'ultimo gli aveva chiesto, e a New York salirono assieme su un treno diretto verso il nord dello stato omonimo. Durante il viaggio l'inventore non commentò la natura dell'esperimento.
Arrivati a Buffalo, si recarono presso un piccolo garage dove trovarono la nuova Pierce-Arrow. Il Dr. Tesla sollevò il cofano e fece qualche regolazione sul motore elettrico a corrente alternata sistemato al suo interno. In seguito si recarono a predisporre gli strumenti di Tesla. Nella camera di un hotel delle vicinanze il genio dell'elettricità si mise a montare il suo dispositivo. In una valigia a forma di cassetta si era portato dietro 12 valvole termoioniche. Savo descrisse le valvole “di costruzione curiosa", sebbene in seguito almeno tre di esse siano state identificate come valvole rettificatrici 70L7-GT. Furono inserite in un dispositivo contenuto in una scatola lunga 61 centimetri , larga 30,5 e alta 15. Non era più grande di un ricevitore radio ad onde corte. Al suo interno era predisposto tutto il circuito elettronico comprese le 12 valvole, i cablaggi e le resistenze. Due terminali da 6 millimetri di diametro e della lunghezza di 7,6 centimetri sembravano essere le connessioni per quelli del motore.
Ritornati all'auto del l'esperimento, misero il contenitore in una posizione predisposta sotto il cruscotto dalla parte del passeggero. Tesla inserì i due collegamenti controllando un voltmetro.

"Ora abbiamo l'energia", dichiarò (suona molto stile Dan Brown), porgendo la chiave d'accensione a suo nipote. Sul cruscotto vi erano ulteriori strumenti che visualizzavano valori che Tesla non spiegò.
Dietro richiesta dello zio, Savo mise in moto. “Il motore è partito", disse Tesla. Savo non sentiva alcun rumore. Nonostante ciò, col pioniere dell'elettricità sul sedile del passeggero, Savo selezionò una marcia, premette sull'acceleratore e portò fuori l'automobile.
Quel giorno Petar Savo guidò questo veicolo senza combustibile per lungo tempo, per circa 80 chilometri attorno a Buffalo, avanti e indietro nella campagna. Con un tachimetro calibrato a 190 chilometri orari a fondo scala, la Pierce-Arrow venne spinta fino a 145 km/h , e sempre con lo stesso livello di silenziosità del motore. Mentre percorrevano la campagna Tesla diventava sempre più disteso e fiducioso sulla sua invenzione; cominciò così a confidare a suo nipote alcuni suoi segreti. Quel dispositivo poteva alimentare le richieste di energia del veicolo per sempre, ma poteva addirittura soddisfare il fabbisogno energetico di un'abitazione - e con energia in avanzo.
Pur se riluttante, inizialmente, a spiegarne i principi di funzionamento, Tesla dichiarò che il suo dispositivo era semplicemente un ricevitore per una "misteriosa radiazione, che proviene dall'etere" la quale "era disponibile in quantità illimitata".
Riflettendo, mormorò che "il genere umano dovrebbe essere molto grato per la sua presenza".
Nel corso dei successivi otto giorni Tesla e Savo provarono la Pierce-Arrow in percorsi urbani ed extraurbani, dalle velocità estremamente lente ai 150 chilometri all'ora. Le prestazioni erano analoghe a quelle di qualunque potente automobile pluricilindrica dell'epoca, compresa la stessa Pierce Eight col motore da 6.000 cc di cilindrata e 125 cavalli di potenza.
Tesla raccontò a Savo che presto il ricevitore di energia sarebbe stato utilizzato per la propulsione di treni, natanti, velivoli e automobili. Alla fine della sperimentazione, l'inventore e il suo autista consegnarono l'automobile in un luogo segreto, concordato in precedenza - il vecchio granaio di una fattoria a circa 30 chilometri da Buffalo. Lasciarono l'auto sul posto, ma Tesla si portò dietro il suo dispositivo ricevitore e la chiave d'accensione.
Questo romanzesco aspetto dell'affare continuò. Petar Savo raccolse delle indiscrezioni secondo le quali una segretaria aveva parlato delle prove segrete ed era stata licenziata. Ciò spiegherebbe un impreciso resoconto sulle sperimentazioni che apparve su diversi quotidiani.
Quando chiesero a Tesla da dove arrivasse l'energia, data l'evidente assenza di batterie, egli rispose riluttante: "Dall'etere tutto attorno a noi".
Alcuni suggerirono che Tesla fosse pazzo e in qualche modo collegato a forze sinistre e occulte. Tesla fu incensato. Rientrò assieme alla sua scatola misteriosa al suo laboratorio di New York. Terminò così la breve esperienza di Tesla nel mondo dell'automobile.
Questo incidente dell'infrazione nella sicurezza può essere apocrifo, dato che Tesla non disdegnava di utilizzare la pubblicità per promuovere le sue idee ed invenzioni, sebbene quando questi dispositivi mettevano in pericolo lo status quo dell'industria egli aveva ogni buona ragione per essere circospetto nei suoi rapporti. L’azienda Pierce-Arrow aveva già toccato il culmine del suo successo nel 1930. Nel 1931 era in calo. Nel 1932 l 'azienda perse 3 milioni di dollari. Nel 1933 vi furono problemi amministrativi anche nell'azienda madre Studebacker che vacillò sull'orlo della liquidazione. L’interesse passò dall'innovazione alla pura sopravvivenza, e qui la Pierce-Arrow abbandona il nostro racconto.

Circa un mese dopo la pubblicazione dell'episodio, Petar Savo ricevette una telefonata da Lee DeForest, un amico di Tesla e pioniere nello sviluppo delle valvole termoioniche. Egli chiese a Savo se i test lo avessero soddisfatto. Savo rispose con entusiasmo e DeForest lodò Tesla come il più grande scienziato vivente al mondo. In seguito, Savo chiese a suo "zio" sugli sviluppi del ricevitore energetico in altre applicazioni. Tesla rispose che era in contatto con uno dei principali cantieri nautici per realizzare una nave con un dispositivo simile a quello dell'automobile elettrica sperimentale. Tuttavia, non gli si potevano chiedere maggiori dettagli dato che era ipersensibile riguardo alla sicurezza del suo dispositivo - e non si può dargli torto. In passato, potenti interessi avevano cercato di ostracizzare Tesla, ostacolando ogni suo sforzo per promuovere ed applicare le proprie tecnologie.
Chi scrive non è a conoscenza di alcun documento pubblico che descriva un esperimento nautico, o se quest'ultimo accadde. Non venne divulgata alcuna informazione.
Il New York Daily News del 2 aprile 1934 riportava un articolo intitolato "Il sogno di Tesla di un'energia senza fili vicino alla realtà", che descriveva un "esperimento programmato per spingere un'automobile utilizzando la trasmissione senza fili di energia elettrica". Questo successe dopo l'episodio e non vi era menzione di "free energy".

Nel periodo in cui l'automobile dovrebbe essere stata svelata, la Westinghouse Corporation , sotto la presidenza di F. A. Merrick, pagò per la sistemazione di Tesla al New Yorker, il più nuovo e lussuoso hotel di New York. In esso l'anziano scienziato visse gratuitamente per tutto il resto della sua vita. Tesla venne anche reclutato dalla Westinghouse per ricerche non ben specificate sulle trasmissioni senza fili ed egli interruppe le sue dichiarazioni pubbliche sui raggi cosmici.
Forse che la Westinghouse comprò il riluttante silenzio di Tesla sulle sue scoperte free energy? Oppure venne finanziato per proseguire dei progetti segreti talmente speculativi da non costituire una minaccia per il complesso industriale nell'immediato futuro? Cala il sipario su un mistero all'interno di un enigma.

Riferimenti
- Abram, Arthur, "The Forgotten Art of Electric-Powered Automobiles", The Cormorant, bollettino del Packard Club (data sconosciuta)
- Intervista di Derek Ahiers a Petar Savo, 16 settembre 1967 (dagli archivi di Ralph Bergstrasser)
- Childress, David H., The Fantastic Inventions of Nikola Tesla, Adventures Unlimited Press, Illinois , 1993, ISBN l932813-19-4
- Childress, David H. (ed.), The Tesla Papers, Adventures Unlimited Press, Illinois , 2000, ISBN 0-932813-86-0
- Decker, Jerry, "Tesla's Electric Car - The Moray Version", KeelyNet BBS, postato il 31 gennaio 1993
- Extraordinary Technology, vol. 1, nr. 2, aprile/maggio/giugno 2003
- Greene, A.C., "The Electric Auto That Almost Triumphed", Dallas Morning News, 24 gennaio 1993
- Nieper, Hans A., Revolution in Technology, Medicine and Society, MIT Verlag, Oldenburg, 1985, ISBN 3-925188-07-X (inizialmente pubblicato in Germania come Revolution in Technik, Medizin, Gesellschaft, 1981)
- Siefer, Marc I., Wizard. The Life and Times of Nikola Tesla, Birch Lane Press/Carol Publishing Group, NJ, 1996, ISBN 1-55972-329-7
- Seife, C., "Running on Empty", New Scientist, 25 aprile 1998
- Southward Car Museum Trust Inc., The illustrated Motor Vehicle Collection, Paraparaumu, Nuova Zelanda, ISBN 0-47305583-X
- TFC Books FAQ, http://www.tfcbooks.com/tesiafaq e Vassilatos, Gerry, "Tesla's Electric Car, KeelyNet BBS

http://www.disinformazione.it/automobiletesla.htm
 
Top
iltappezziere
view post Posted on 14/8/2008, 16:09





documentario su Nicola Tesla interessante in streaming:

http://www.automiribelli.org/lampo-di-genio/
 
Top
-Horus-
view post Posted on 18/8/2008, 21:27




Ho visto il documentario, veramente molto bello!
 
Top
nightghost
view post Posted on 25/8/2008, 17:02




CITAZIONE
In pensione cavi e batterie
presto il pc sarà solo wireless
di SARA FICOCELLI


ADDIO a cavi e batterie: presto potremo accomodarci al parco, al bar o in treno e navigare senza l'incubo che si spenga il pc. Il Chief Technology Officer di Intel, Justin Rattner, ha infatti annunciato che i laboratori della sua azienza, partendo dalla tecnologia messa a punto dai ricercatori del MIT, stanno lavorando a un nuovo tipo di tecnologia wireless capace di ricaricare il computer senza bisogno di batterie. La notizia è stata data ufficialmente in occasione del Developer Forum di San Francisco.

Insomma, siamo a un passo dall'alimentazione senza fili. In soldoni il pc diventerà un accessorio come un altro, autonomo e capace di "assistere" l'essere umano senza bisogno di dipendere da una ricarica. Rattner ha già mostrato come un Wireless Resonant Energy Link (WREL) sia capace di alimentare una lampadina da 60 Watt senza usare né cavi né prese elettriche, con una dispersione di energia pari al 30%. Un'energia sufficiente ad alimentare anche un computer portatile.

Trasmettere energia attraverso l'aria è comunque un campo di ricerca abbastanza vecchio (uno dei pionieri è stato Tesla, all'inizio del '900), ma non ha mai portato grandi risultati. In passato gli studiosi cercavano di far percorrere all'energia grandi distanze, ma si scontravano con il fatto che la maggior parte dell'energia andava sprecata. La "scoperta" in questione è più che altro un' "intuizione intelligente" basata sul fatto che la situazione è cambiata rispetto al passato: visto che l'elettricità arriva dovunque con la corrente, non serve un metodo di trasmettere energia a lungo raggio, ma basta un metodo efficiente su brevi distanze. In pratica lo scopo di tutto è rimuovere i cavi di alimentazione.

"Un passo importante - dice l'ingegnere Intel Joshua Smith - tra qualche anno avremo la possibilità di usare il pc anche a grande distanza dalla stazione wireless". La tecnologia WREL impiega dei risonatori in grado di assorbire l'energia anche a distanza: questo significa che sarà possibile anche lavorare con i laptop a diversi metri di distanza dalla fonte wireless.

Il mercato per i dispositivi wireless da anni ormai è in forte ascesa. Da un giro d'affari pari a 300 milioni di dollari nel 1998, è passato a 1,6 miliardi nel 2005. Le reti wireless oggi vengono installate negli aeroporti, nelle università, nei parchi pubblici delle grandi città e aiutano le persone a connettersi a internet senza bisogno di cavi. Tra qualche anno, oltre che fornire l'allacciamento alla rete, permetteranno di usare illimitatamente il pc dappertutto, senza l'incubo che la batteria si scarichi.

Si tratta comunque di una realtà non ancora pronta per essere messa sul mercato. "Rimangono ancora molte sfide ingegneristiche e molto lavoro lavoro da fare", spiega prudentemente Rattner.

Marin Soljacic, docente di fisica al Mit, ha aggiunto che sono tante le applicazioni pratiche di questo tipo di tecnologia, dal pacemaker al cuore artificiale, capace di "vivere" grazie a un'alimentazione wireless. Altro che fantascienza: la WiT-ricity, frutto della combinazione tra "wireless" ed "electricity", riesce ad accendere una lampadina a distanza. Perché non alimentare il dispositivo che fa battere un cuore?

http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/s...ess-pc.html?rss
 
Top
-Horus-
view post Posted on 26/8/2008, 18:48




Tesla lo diceva che il futuro appartiene a lui ;-)
 
Top
6 replies since 12/6/2008, 14:22   391 views
  Share