La Grande Piramide

Avete paura di...?

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*Astra*
view post Posted on 4/5/2011, 19:03




Probabilmente potrà sembrare una domanda stupida ma per me è importante... Avete mai paura di voi stessi? Di quanto possiate fare del male a voi stessi e agli altri? Degli abissi profondi che potreste toccare? Di perdere veramente e totalmente il controllo di voi stessi?
Ho passato una fase della mia vita molto difficile che guardandola con gli occhi di ora.. si mi ha fortificata... Ma la paura di tornare come in quei momenti a volte mi fa tremare...
Perchè un trauma inflittoti (si può dire?? :huh: )da altri ti riduce e quasi costringe ad odiarti e a compiere stupidate su stupidate fino a tramutarti nella/nel peggior amica/o di te stessa/o?
E oltre a questo da un trauma si esce veramente o anche se ti controlli, ti senti bene sotto sotto resta... come una cicatrice che puoi accettare ma non far finta di non vedere?
 
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-Horus-
view post Posted on 10/5/2011, 00:10




Ho provato diverse volte questa cosa nella mia vita, e tutte quelle volte sono state le esperienze più profonde, intense e traumatiche che ho mai sopportato.
Ogni volta temevo di otrnare indietro e riprovare quelle sensazioni o rivivere quel periodo, o che senza rendermene conto tornassi ad una mentalità limitante. Poi a furia di mattonate in faccia e scarpate in bocca (metaforiche) ho mollato il pensiero razionale della paura di tornare indietro e adesso me ne frego di più e vivo più sereno :)
 
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view post Posted on 10/5/2011, 06:52
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Orso Mannaro

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Si ho avuto spesso paura di me stesso, della mia parte istintuale ed animale, di perdere il controllo delle mie capacità. Questo tipo di paura nasce quando non si è ancora pronti ad affrontare determinate situazioni, quando non ci si accetta completamente e si tengono dei lati del proprio essere repressi ed in gabbia.
Nel momento in cui comprendi che l'animale in gabbia è pericoloso solo perchè è prigioniero, puoi tranquillamente aprirla e passeggiare con lui senza alcuna paura.
 
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lily_flower
view post Posted on 10/5/2011, 11:10




"Probabilmente potrà sembrare una domanda stupida ma per me è importante... Avete mai paura di voi stessi? Di quanto possiate fare del male a voi stessi e agli altri? Degli abissi profondi che potreste toccare? Di perdere veramente e totalmente il controllo di voi stessi?"

ogni attimo della mia vita.. la mia paura più grande è di perdermi. di perdere me stessa..
ho provato nell'ultimo anno più paura di quanto credevo possibile. in alcune situazioni non riconoscevo la mia vita per mia.. mi sembrava quella di un altra persona.. questo fa paura..
 
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*Astra*
view post Posted on 10/5/2011, 11:51




E come si fa a controllarsi/prenderla con filosofia/accettarsi?
Io non ci sono mai riuscita...
Quando ho provato a controllarmi nel giro di qualche giorno sono "scoppiata", quando ho provato a prenderla con filosofia ho finito col deludermi, quando ho provato ad accettarmi ho finito per odiarmi..
Ci sono poi momenti dove ho il terrore di essere lasciata da sola, come se non potessi esistere senza nessuno accanto e altri dove allontano tutti perchè l'unica cosa che voglio è stare sola... Boh sono matta io?
 
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fitzchevalier
view post Posted on 10/5/2011, 12:24




Io spesso ho paura di ferire le persone mostrandomi per come sono davvero e per le cose che penso e sento. Temo che non capirebbero, eppure mi rendo anche conto che non ha senso ingannare loro e tradire me. Le aspettative degli altri alle volte diventano delle vere e proprie catene.
 
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*Astra*
view post Posted on 11/5/2011, 15:29




Si è vero..
Forse la cosa migliore da fare è essere coerenti e non tradire se stessi... Magari se non la cosa migliore.. Può essere un buon inizio :)
 
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-Horus-
view post Posted on 12/5/2011, 00:17




Per me la cosa migliore è sperimentare senza troppi problemi, tradire sè stessi può servire, è sempre un modo di essere; sbagliare in genere non si può, si parla sempre di scelte e responsabilità.
Io cerco di assecondarmi in quello che desidero, ascoltarmi per vedere come mi sento e per scegliere meglio, senza darmi troppo peso. Gli altri a volte li deludo, a volte li inganno, a volte queste cose le faccio a me, ma ho deciso di smettere di vivere per gli altri o per un'immagine di me stesso.
Insomma, la mia idea infine è di farsi meno problemi possibile, fai quello che vuoi, anche ammazzare, ma avendo la responsabilità di quel che si fa :)
 
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The Riddler
view post Posted on 21/5/2011, 20:29




A me capita spesso di aver paura di me stesso, ovvero di una parte di me sulla quale non ho controllo, che va di qua e di là seguendo un misto di istinto, passioni e desideri... e poi l'altra mia parte dovrà pagarne le conseguenze, pagando il tributo alla vita reale, tributo spesso molto oneroso.
La sensazione è simile a quella che si prova andando in macchina con un amico spericolato, a cui chiedi di andare piano ma che non ti ascolta, e lo vedi prendere le curve ad alta velocità, e puoi solo continuare a chiedergli di andare piano o cercare di tirare il freno a mano o chiudere gli occhi... Spesso mi chiedo se la parte di me che guida di qua e di là è quella saggia, e quindi la parte che ha paura e frena è quella "cattiva", o viceversa.
 
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nightghost
view post Posted on 23/5/2011, 11:41




CITAZIONE
La sensazione è simile a quella che si prova andando in macchina con un amico spericolato, a cui chiedi di andare piano ma che non ti ascolta, e lo vedi prendere le curve ad alta velocità, e puoi solo continuare a chiedergli di andare piano o cercare di tirare il freno a mano o chiudere gli occhi...

infatti io sogno spesso questa cosa di guidare a folle velocità anche se vorrei avere il controllo e capisco che dovrei rallentare... è un riflesso della stessa paura. in realtà sono consapevole che sto facendo delle scelte seguendo delle basi che non sono affatto solide ma che sono invece solo impressioni, idee che non posso verificare in nessun modo...mi riferisco a cose particolari come l'idea di "realtà delle cose", la direzione da prendere nella vita in questo periodo così strano, un po come decidere da che parte stare...tra la paura di rifugiarsi sbagliando nella fantasia ed irrazionalità, oppure l'errore di limitarsi dentro la realtà quotidiana...
 
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The Riddler
view post Posted on 23/5/2011, 12:36




CITAZIONE
mi riferisco a cose particolari come l'idea di "realtà delle cose", la direzione da prendere nella vita in questo periodo così strano, un po come decidere da che parte stare...tra la paura di rifugiarsi sbagliando nella fantasia ed irrazionalità, oppure l'errore di limitarsi dentro la realtà quotidiana...

si si è proprio quello che succede anche a me... Qual'è la soluzione? Rimanere in equilibrio tra le due è molto più faticoso di quanto sembrava, almeno per me.
 
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*Astra*
view post Posted on 24/5/2011, 06:55




Già.. Comunque che belle frasi :)
 
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nightghost
view post Posted on 24/5/2011, 10:17




CITAZIONE
Rimanere in equilibrio tra le due è molto più faticoso di quanto sembrava, almeno per me.

già.. pensavo fosse la soluzione... ed invece non lo è... perché lascia un senso di "prigionia" della mente..
madò se ci penso mi viene da impazzire! come diavolo si può far combaciare tutto? a volte preferirei fare
il filosofo stando seduto su una pietra a guardare il mare... all'infinito (allegoricamente...) ma mi sono anche
reso conto che le persone a cui voglio bene hanno bisogno di me e io ho bisogno di loro.. come se mi
"ricaricassero"... ma poi si finisce per non fare ne l'una ne l'altra cosa... ci si scarica correndo qua e là nella
fretta di questa società e non si riesce a godere appieno delle proprie amicizie perché si è sempre stanchi o
sempre un po di fretta... i momenti veramente "ok" diventano pochi. un bel casino.

CITAZIONE
Già.. Comunque che belle frasi :)

^_^
 
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-Horus-
view post Posted on 24/5/2011, 12:03




Già, hai sollevato una bella questione, in questo mi ci riconosco anch'io..
 
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The Riddler
view post Posted on 5/6/2011, 13:38




CITAZIONE
a volte preferirei fare il filosofo stando seduto su una pietra a guardare il mare... all'infinito

Anch'io mi ritrovo spesso a sognare un futuro da semi-eremita ad esempio in una fattoria in montagna, in mezzo alla natura, col suo duro lavoro ma anche con la serenità della contemplazione; altre volte vorrei realizzarmi come uomo d'affari in carriera, con soldi, agi, una buona posizione in società... Quindi mi ritrovo bloccato nel mezzo a questi due opposti, "stuck in a moment" come dicono gli U2, incapace di impiegare energie in una o nell'altra cosa.
 
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14 replies since 4/5/2011, 19:03   103 views
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